Vittoria importante per la Teamnetwork Albatro che al Palacradina regola il Pressano con il risultato di 33 a 27

Ospiti che si presentano senza Hamouda, lasciato a riposo in vista del doppio impegno della prossima settimana, ma che mettono in difficoltà i padroni di casa.

Gli uomini di Dumnic tengono testa ai blu arancio per almeno 50 minuti, poi la panchina lunga dei siracusani risulta vincente. Primo tempo dai ritmi blandi con la Teamnetwork Albatro che prima allunga sul +5 e poi, dopo aver sprecato qualche pallone, va negli spogliatori con tre reti di vantaggio.
La ripresa inizia male per gli uomini di Garralda che lasciano spazio agli ospiti bravi a ricucire lo svantaggio e restare per diversi minuti sul -1. Bluarancio che sprecano qualche occasione in superiorità lasciando spazi alle ripartenze di D’Antino e compagni. Garralda rimette in ordine dando minutaggio ai giovani. Rotazioni vincenti che permettono di allungare definitivamente per conquistare 2 punti importanti.

Mercoledì turno infrasettimanale casalingo contro il Rubiera; in campo alle 19.

TEAMNETWORK ALBATRO – PRESSANO 33-27 (16-13)
Teamnetwork Albatro: Sciorsci 2, M. Mantisi, Zungri, Cantore 1, Pauloni 4, Fasanelli, De Luca 1, Molina 5, Vinci 10, Mesanovic 1, Guggino 2, Sanek 2, Hermones, L. Mantisi 2, Karanovic, Angiolini 2. All. Mateo Garralda

Pressano: M. Moser, Villotti, N. Rossi 1, D’Antino 6, F. Rossi 1, Mazzucchi, Martinati, Piffer, Folgheraiter 2, N. Moser, Loizos, Vagnoni 9, Soria 1, Fraj 6. All.
Branko Dumnic

Arbitri: Ciro Cardone e Luciano Cardone
Foto credit © Salvo Barbagallo

Palestra Akradina "Pino Corso"

Pino Corso, Stella d’oro al merito sportivo, personalità molto apprezzata nel mondo sportivo, era un avvocato e professore di Diritto. Delegato provinciale del Coni, prima della riforma del Comitato Olimpico ne era presidente provinciale. Era stato presidente anche della Federazione provinciale di Pallavolo e del Panathlon International. 

Pino Corso è stato sempre vicino a quanti credessero nello sport nell’accezione più ampia possibile. Passione, idee, amore verso lo sport come spinta per i valori sociali. Rotariano convinto che il servire fosse centrale nel vivere quotidiano e con l’UNICEF per la cura e la promozione delle iniziative in favore dei bambini. 

Da uomo di sport ha voluto giocare fino alla fine, quando nel maggio 2015 è venuto a mancare prematuramente.