Il Conversano batte la Teamnetwork Albatro e si prepara, con il recupero contro Rubiera, a conquistare la prima posizione solitaria della serie A Gold.

A Siracusa è partita intensa tra due squadre costruite per il primato. I siracusani per conquistare posizioni nel ranking, i pugliesi per dimostrare di essere ancora i più forti.

Primo tempo che finisce in parità nonostante un parziale di +4 per gli ospiti alla metà del parziale. Bravi gli uomini di Garralda a ribaltare il break e strappare la parità al suono della sirena.
Nel secondo tempo la Teamnetwork Albatro parte forte e spaventa Lupo e compagni. I siracusani gestiscono il vantaggio fino al 14’ quando i biancoverdi riescono a pareggiare. Da quel momento un black out difensivo dei blu arancio che consentono agli ospiti di trovare l’allungo decisivo.
Sì, troppi errori al tiro dai sei metri e fase difensiva che è mancata nel momento decisivo – ammette Mateo Garralda al termine – Loro sono stati bravi ad approfittarne perché sono una grande squadra. Siamo entrati in campo per vincere, ma questi errori non si possono concedere al Conversano”.
TEAMNETWORK ALBATRO – CONVERSANO 27-31 (13-13)
Teamnetwork Albatro: Marino, Sciorsci 6, Zungri, Cantore, Pauloni 7, Fasanelli, De Luca, Molina, Vinci 2, Mesanovic, Guggino, Sanek 3, Hermones, L. Mantisi, Karanovic 6, Angiolini 3. All. Mateo Garralda

Conversano: Di Caro, Scaramelli 3, Bulzamini 7, Goux, Glicic, Midtun 4, Degiorgio, Brenne 4, Di Giandomenico, Radovcic 7, Scarcelli, Possamai, Di Mascio, Marrochi 6, Iachemet, Lupo. All. Alessandro Tarafino

Arbitri: Stefano Riello e Niccolò Panetta

Palestra Akradina "Pino Corso"

Pino Corso, Stella d’oro al merito sportivo, personalità molto apprezzata nel mondo sportivo, era un avvocato e professore di Diritto. Delegato provinciale del Coni, prima della riforma del Comitato Olimpico ne era presidente provinciale. Era stato presidente anche della Federazione provinciale di Pallavolo e del Panathlon International. 

Pino Corso è stato sempre vicino a quanti credessero nello sport nell’accezione più ampia possibile. Passione, idee, amore verso lo sport come spinta per i valori sociali. Rotariano convinto che il servire fosse centrale nel vivere quotidiano e con l’UNICEF per la cura e la promozione delle iniziative in favore dei bambini. 

Da uomo di sport ha voluto giocare fino alla fine, quando nel maggio 2015 è venuto a mancare prematuramente.