È un poker pesante quello che cala la Teamnetwork Albatro contro il Camerano

Gli uomini di Garralda soffrono contro il sette marchigiano che a Siracusa dimostra enormi segnali di crescita e grande potenzialità.

La matricola terribile che nel primo tempo mette sotto la capolista tanto da raggiungere un vantaggio di 5 reti poco dopo il 15’. Gli uomini di Carvalho dimostrano di non avere nessun timore reverenziale e rispondono colpo su colpo ai tentativi di rimonta dei blu arancio.
Rincorsa che riesce a 2 minuti dalla sirena ma che non basta visto il parziale di 3 a 0 nel finale.
Il secondo tempo della Teamnetwork Albatro inizia con il piglio della squadra che vuole riappropriarsi del bandolo di gioco. I siracusani riescono a tornare in vantaggio e da quel momento tocca difendere il risicato vantaggio di +2.
Il Camerano lotta e mette paura fino alla fine. A chiuderla ci pensa Vinci che segna il gol che vale il +3.
“Troppi errori nel primo tempo, troppe ingenuità – commenta Mateo Garralda – Camerano ha dimostrato di essere una buona squadra e per noi è stato difficile in alcuni momenti giocare.

Due punti importanti e una lezione da ricordare – conclude il tecnico navarro – Il campionato italiano è un campionato di alto livello. Lo ripeto continuamente: si gioca con la stessa intensità per 60 minuti. Bisogna dare sempre il 100 per cento, se scendi al 98 per cento rischi di perdere”.

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TEAMNETWORK ALBATRO – CAMERANO 31-28 (13-16)
Teamnetwork Albatro: Marino, Sciorsci 4, Zungri, Cantore, Pauloni 3, Fasanelli, De Luca, Molina 1, Vinci 7, Mesanovic 3, Guggino 1, Sanek 8, Hermones, L. Mantisi, Karanovic 1, Angiolini 3. All. Mateo Garralda
Camerano: Bilò, Laera 2, Ballerini 1, Dello Vicario 2, Marinelli 1, Anzaldo, Jdidi 7, Boschetto 1, Cirilli 3, Eyebe 5, Vilarò 6, Belardinelli, Rocha Delgado, Rossi. All. Rui Carvalho
Arbitri: Marcello Carrino e Stefano Pellegrino

Palestra Akradina "Pino Corso"

Pino Corso, Stella d’oro al merito sportivo, personalità molto apprezzata nel mondo sportivo, era un avvocato e professore di Diritto. Delegato provinciale del Coni, prima della riforma del Comitato Olimpico ne era presidente provinciale. Era stato presidente anche della Federazione provinciale di Pallavolo e del Panathlon International. 

Pino Corso è stato sempre vicino a quanti credessero nello sport nell’accezione più ampia possibile. Passione, idee, amore verso lo sport come spinta per i valori sociali. Rotariano convinto che il servire fosse centrale nel vivere quotidiano e con l’UNICEF per la cura e la promozione delle iniziative in favore dei bambini. 

Da uomo di sport ha voluto giocare fino alla fine, quando nel maggio 2015 è venuto a mancare prematuramente.