Chiuso il girone di andata al quarto posto alle spalle di Conversano, Cassano e Sassari, la Teamnetwork Albatro si prepara ad affrontare il girone di ritorno ripartendo dalla Palestra Acradina “Pino Corso”.

Sabato, infatti, con inizio fissato alle 15.30, i blu arancio ospiteranno la Publiesse Chiaravalle battuti all’esordio stagionale con il punteggio di 31 a 23.

I marchigiani hanno chiuso l’andata con tre vittorie. Successi contro Rubiera, Camerano e Pressano che hanno permesso agli uomini di coach Andrea Guidotti di lasciarsi alle spalle la zona play out.
I siracusani devono riprendere il cammino dopo la sconfitta casalinga di sabato scorso con il Cassano.
Mateo Garralda, come sempre, ha tirato fuori il buono e il peggio della prestazione contro gli amaranto.

Partita da vincere, quella di sabato – dice senza giri di parole il tecnico navarro – All’andata, a Chiaravalle, fu una partita difficile per oltre 40 minuti. Sabato scorso loro sono riusciti a vincere sul campo del Pressano.
Sarà una partita da giocare con intensità perché loro arriveranno qui con meno tensioni di noi – continua Garralda – Hanno alcuni giocatori molto bravi nell’uno contro uno. Non hanno molta fisicità, ma un’ottima mobilità che mette in difficoltà gli avversari.
Noi – conclude il tecnico della Teamnetwork Albatro – dovremo essere bravi a trovare buone soluzioni contro una difesa abbastanza dinamica, restare pronti nei contropiedi ed evitare assolutamente di perdere palloni in attacco”.

Il match, arbitrato da Marco Di Domenico e Lorenzo Fornasier, sarà trasmesso in diretta sulla piattaforma di Pallamano Tv.

Palestra Akradina "Pino Corso"

Pino Corso, Stella d’oro al merito sportivo, personalità molto apprezzata nel mondo sportivo, era un avvocato e professore di Diritto. Delegato provinciale del Coni, prima della riforma del Comitato Olimpico ne era presidente provinciale. Era stato presidente anche della Federazione provinciale di Pallavolo e del Panathlon International. 

Pino Corso è stato sempre vicino a quanti credessero nello sport nell’accezione più ampia possibile. Passione, idee, amore verso lo sport come spinta per i valori sociali. Rotariano convinto che il servire fosse centrale nel vivere quotidiano e con l’UNICEF per la cura e la promozione delle iniziative in favore dei bambini. 

Da uomo di sport ha voluto giocare fino alla fine, quando nel maggio 2015 è venuto a mancare prematuramente.